Cos’è il gas Radon?
Il Radon è un gas naturale, generato dal decadimento del radioisotopo Ra-226 (radium) originato, per decadimenti successivi, dall’elemento U-238 (uranio-238). […]
Informazioni Radon – Cos’è il radon? Il Radon è un gas naturale i cui effetti dannosi sono prodotti dai suoi elementi radioattivi. L’inquinamento Radon avviene nei luoghi chiusi di edifici sotterranei o abitazioni. La Normativa Radon D.Lgs. 230/1995 ne impone il monitoraggio.
Il Radon è un gas naturale, generato dal decadimento del radioisotopo Ra-226 (radium) originato, per decadimenti successivi, dall’elemento U-238 (uranio-238). Il Radon è presente nella crosta terrestre e la sua concentrazione dipende della particolare conformazione geologica. Il Radon è un gas radioattivo, con tempo di dimezzamento dell’attività pari a 3.82 giorni, esso decade con emissione di radiazione α producendo ‘discendenti’ radioattivi che emettono radiazione α – β e γ.
Il Radon rimane per la maggior parte intrappolato nel terreno solido ove avviene il decadimento del Ra-226, tuttavia una frazione di esso, posto alla periferia delle superfici solide, quali zone di fratture delle rocce, grani di terreno o di sabbia, emerge dal suolo, si discioglie nelle acque e si diffonde nell’aria.
Il Radon è un gas nobile non reattivo che, se inalato, non si deposita nei polmoni, ma viene rapidamente espulso. Tuttavia gli effetti dannosi del Radon sono prodotti dai suoi elementi radioattivi α-emittenti solidi Po-218 e Po-214 contestualmente presenti nell’aria legati al pulviscolo atmosferico che, inalati, si depositano nell’epitelio bronchiale rilasciandovi dosi significative di radiazione α che possono produrre tumori polmonari.
La concentrazione nell’aria degli elementi radioattivi assume il valore massimo dopo un tempo sufficientemente lungo in assenza totale di aerazione. La probabilità di un danno biologico conseguente all’esposizione ad una determinata concentrazione di Radon nell’aria risulta proporzionale al prodotto della concentrazione di attività del Radon, in Bq/m², per le ore di esposizione e per il valore del fattore di equilibrio, dato dal rapporto tra la concentrazione di attività effettiva dei discendenti e quella che si avrebbe se i discendenti fossero in equilibrio con il Radon.
Il gas Radon emergente dal suolo o portato in superficie dalle acque terrestri si diffonde rapidamente nell’atmosfera, venendo a produrre concentrazioni molto basse nell’aria aperta. Diversa è la situazione dei luoghi chiusi di edifici o sotterranei penetrati dal gas Radon, nei quali il gas trova ostacolo alla successiva diffusione nell’atmosfera. In tali situazioni possono formarsi concentrazioni anche molto elevate, in particolare nei locali interrati degli edifici che, da una parte costituiscono la più diretta via di penetrazione del Radon emergente dal suolo, dall’altra sono generalmente anche i locali meno aerati.
Anche i materiali usati nelle costruzioni, che contengono percentuali variabili di Ra- 226, possono contribuire in modo significativo alla concentrazione di attività del Radon negli edifici. Dai rilievi di una recente indagine sul territorio italiano è stata rilevata una concentrazione media di attività del Radon pari a 108 Bq/m³ nelle cantine interrate, e maggiore di 200 Bq/m³ nel 12% dei casi e, ai piani terra, concentrazione media di attività pari a 98 Bq/m³ e maggiore di 200 Bq/m³ nel 7% dei casi, con valori massimi intorno ai 1000 Bq/m³.
Il valore della concentrazione del Radon nell’aria nei luoghi chiusi assume valori non prevedibili ed assai variabili da luogo a luogo, e dipende da molteplici fattori: