Il D.Lgs 28/2016 impone la verifica di conformità delle acque ai requisiti di protezione dal radon e dalle radiazioni ionizzanti ai fini della tutela della salute della popolazione; tale decreto non impone un limite di concentrazione vero e proprio del radon in acqua per il consumo umano.
Esso individua invece un parametro da utilizzare come indicatore al superamento del quale diviene obbligatorio effettuare valutazioni di radioprotezione per stabile se l’eventuale concentrazione di radon in acqua costituisca o meno un rischio per la salute umana e in generale per la popolazione tale da richiedere un intervento.
La grandezza utilizzata in materia di radioprotezione che consente di stabilire il livello di rischio associato all’introduzione di qualsiasi radionuclide, anche attraverso le acque, è la “dose efficace impegnata”.
Si utilizza come parametro semplificato per la valutazione il concetto di “Dose Indicativa” e fissa in 0,1 mSv/a il valore di tale dose considerato come “non significativo”, ossia quel valore al di sotto del quale non sono necessari ulteriori approfondimenti al fine di dimostrare la relativa non pericolosità.
La dose indicativa però è calcolata escludendo alcuni radionuclidi che possono essere presenti nelle acque quali Trizio (H3-HTO), Radon (Rn222), nonché Potassio (K40), e attribuendo quindi la dose ai rimanenti radionuclidi, la cui attività è espressa come alfa totale (per gli alfa emettitori) e beta totale (per i beta emettitori).
Ai fini della valutazione di conformità delle acque ai parametri indicati dalla normativa vigente quindi si procede nel modo seguente:
- Si misura la concentrazione alfa e beta totali e si confrontano singolarmente i risultati con i valori di riferimento (verifica di conformità per la Dose Indicativa).
- Se utile o necessario si misura la concentrazione di attività del trizio (HTO) e si confronta il risultato con il valore di riferimento e con il valore di attività beta totale.
- Se utile o necessario si misura la concentrazione di attività del radon in acqua e si confronta il risultato con il valore di riferimento e con il valore di attività alfa totale.
- In caso di non conformità di uno o più dei valori di concentrazione di attività alfa e beta totale misurati si procede alla individuazione dei radionuclidi responsabili dell’attività alfa o beta, alla verifica dei rispettivi livelli di concentrazione derivata, e alla determinazione della dose indicativa (DI inferiore a 0,1mSv/a).